Antichi Sussurri di Rita Iacomino
Nota a cura di Rita Imperatori 7 gennaio 2017 "Antichi sussurri", una raccolta di diciotto racconti brevi di Rita Iacomino, è un libro che si legge d’un fiato, perché la scrittura piana, senza inutili orpelli, propone una galleria di personaggi nei quali è facile riconoscersi e perché spesso il racconto si chiude in maniera inaspettata, strappando al lettore un sorriso – è il caso dell’incidente che interrompe le effusioni tra Rocco e Camilla in "Antichi sussurri" – o ne solletica la curiosità circa gli sviluppi come accade nel finale maliziosamente reticente de "Il sacro e la profana".
Altre volte, invece, la conclusione del racconto salda l’emozione del lettore al dolore della protagonista e rende indimenticabile la creatura “di carta” che le pagine contengono. È quanto avviene con la bambina dal cappottino rosso in "Vento di tramontana": il suo pianto finale sulla “manciata di fagioli bianchi lessati” è il pianto di ogni lettore. Irrilevante che l’episodio sia un’istantanea di vita vissuta o mera elaborazione letteraria: chi legge apre comunque le braccia ed accoglie la bambina per asciugarne il pianto, grato all’autrice per avergli regalato un’emozione potente, capace di segnarlo in modo indelebile. Rita Imperatori |