Rita Iacomino
  • Home
  • biografia
  • opere
    • La rupe del biancospino - Nuova edizione
    • Sapore Infinito -poesie
    • Fiocco Rosa - Racconti
    • IL SEGRETO DI L.M - Poemetto
    • La cavalletta con i capelli da Medusa
    • Fritto Misto
    • La Rupe del Biancospino
    • Antichi Sussurri - narrativa
    • Ostriche a Mezzogiorno
    • ... e mi fingo poeta
    • Formato A4
    • elenco premi e note critiche acquisite
    • pubblicazioni
    • riconoscimenti
    • volumi di letteratura italiana in cui è riportata Rita Iacomino
    • alcuni lavori
  • note critiche
    • varie >
      • Filippo Favia sulla scrittura di Rita Iacomino
      • Francesco D'Episcopo sulla scrittura di Rita Iacomino
      • Daniela Cecchini sulla scrittura di Rita Iacomino
      • L'itinerario poetico di Rita Iacomino a cura di Domenico Pisana
      • Il commento di Alessandro Benelle (11 anni)
    • poesie/racconti >
      • Bicchieri scompagnati (poesia)
      • Vento di tramontana/racconto
    • Recensioni ad altri autori >
      • Le fiabe di Anna Montella
      • Brina Maurer - Neraneve e i sette cani
      • Teresa Anna Rita De Salvatore
      • Raffaele Piazza
      • Antonietta Micali
      • Mariagrazia Giuliani
      • Anna Montella - Coccodrillo
      • Dario Marelli
      • Franco Casadei
      • Phyllis Margaret Dyason
      • Anna Montella
      • Lelia Ranalletta
      • nicoletta romanelli
    • Fritto misto
    • La Rupe del Biancospino (romanzo)
    • Antichi Sussurri
    • Ostriche a Mezzogiorno - commentii
    • "...e mi fingo poeta"
    • "Formato A4"
  • gallery
    • Attività Lions Club Rho
    • l'attività pro-loco
    • VIDEO >
      • video/interviste
      • video/eventi
      • video/poesie
  • Rassegna stampa
  • NEWS
  • COOKIES POLICY
BICCHIERI SCOMPAGNATI
​di Rita Iacomino

 
Giro sull’onda del carillon
che suona una nenia lieve,
sospesa tra granelli di meteore
e fili di silenzio.
 
Esclusa dal tuo mondo,
con lo sguardo basso,
mi rannicchio in un angolo di vita.
 
Ho la mente assorta,
cerco un nuovo senso,
fuori dal mio tempo
e lontana da ogni luogo.
 
Forse dovrei alzarmi,
uscire dal letargo
e sciogliere il mio pianto.
 
​Nota di un amico poeta

Ciao Rita, stasera ho trovato il tempo per leggere con attenzione la tua poesia. Lo stile è quello che ti conosco, classico, riconoscibile, secondo me forse ancor più maturo. 
L'atmosfera creata in prima strofa sembra preludere a qualcosa di diverso da ciò che invece si evidenzia con chiarezza già dalla seconda strofa dove il dolore, espresso in modo composto, "rannicchiato", privo di moto, resta un'implosione.
In terza strofa si muovono i pensieri, in cerca della direzione giusta, la via d'uscita dallo stallo, fino alla strofa finale, con un' intenzione che non sapremo se saprà realizzarsi.
Una poesia in cui l'immobilità la fa da padrona, in cui tutto è sussurrato e attutito ma non meno doloroso; in cui tutta l'energia potenziale a disposizione è pronta a scattare come una molla per farsi energia cinetica.
Trovo sia un testo coerente e riuscito proprio in ragione di questa sua sospensione, di questo suo trattenersi.
 
Un saluto, Rita, a presto.
 
Franco

Powered by Create your own unique website with customizable templates.