"E guardo il mondo da un oblò" di ANNA MONTELLA
recensione a cura di Rita Iacomino
recensione a cura di Rita Iacomino
È un libro che mi gira per casa da quando l’ho avuto in mano. Lo porto dappertutto, sul tavolo in sala, sul comodino e altrove, o per meglio dire, dove in quel preciso momento posso finalmente gustarmelo in pace.
Certo, dire qualcosa dopo la prefazione di Rodolfo Vettorello, diventa un po’ problematico, ci provo comunque. Una serie di racconti dove l’autrice spazia in diversi campi con una fantasia fervida e illimitata. Un libro che in qualche modo turba, soprattutto per alcune immagini irreali che la scrittrice, con grande perizia, è riuscita a trasmettere a chi legge con grande condivisione e coinvolgimento, creando l’empatia giusta per sentirsi protagonisti della narrazione. Conosco Anna da quasi quattro anni. La reputo una donna molto concreta, onesta e ferma nel lavoro ma, leggendola, mi sono accorta di come spazia negli accadimenti della vita facendoli suoi e, nello stesso tempo, regalando emozioni con i suoi testi, facendo entrare il lettore in un fantastico mondo, mettendo sempre e comunque in discussione se stessa. Non saprei scegliere un racconto in particolare, sono tutti molto belli per me, anzi a questo proposito vorrei segnalare che la scrittrice, oltre alle qualità già descritte da altri, ne ha una che io amo in modo particolare, l’ironia e a volte la comicità in quello che propone, per esempio “La canzunciella”, che mi ha divertito in modo particolare. Però la vorrei ringraziare per un passaggio particolarmente poetico (per me), a pagina 27, nel racconto “Serenè”, dove è riuscita persino a commuovermi per la frase “nuvole a forma di mamma”. In assoluto, il testo che ho apprezzato di più, è stato “Il nemico gioca in casa”, dove l’autrice ha superato la sua fantasia ed è andata oltre. Penna abilissima scrive il prefatore ed io non posso fare altro che confermare e complimentarmi con lei. Rita Iacomino |