PRESENTAZIONE DELLA RACCOLTA
DI RITA IACOMINO …e mi fingo poeta. 21 marzo 2015 La serata di ieri ha consentito di festeggiare nella maniera più degna la Giornata della Poesia. La presentazione della nuova Raccolta di Rita Iacomino è stata la scusa più bella per dare risalto a questo evento. La Poesia è stata la vera protagonista delle due ore che hanno riunito una folla inaspettata venuta ad applaudire una concittadina di Limbiate che sta facendo onore alla propria città e nel contempo porta avanti quello che può essere considerato un vero e proprio “service” di cultura per il Lions Club cui appartiene e rappresenta gioiosamente. La poesia di Rita è una poesia dell’intimo, una poesia che se fosse stata letta da lei stessa sarebbe stata appena sussurrata continuando pertanto ad appartenere solo al suo intimo. Si è scelto correttamente di fare leggere alcune poesie della sua Raccolta alla voce potente di Alessandro Quasimodo. Da professionista qual è ha saputo piegare la sua voce alle cadenze intime e segrete dell’autrice ma la sua interpretazione ha toccato la sensibilità di tutti i presenti. Mi preme sottolineare come la serata sia stata un grande successo di pubblico e questo è dovuto principalmente alla personalità trascinante di Rita ma anche al fascino di una poesia semplice e toccante, esente da intellettualismi esasperati. Si è riempita una grande sala pubblica, non il grande Salone affrescato del Principe Meli-Lupi di Soragna o la Sala dei Cinquecento a Firenze ma una sala polivalente che il Comune di Limbiate riserva ad attività sociali di grande rilievo, le riunioni conviviali delle associazioni anziani, la ginnastica collettiva a scopi curativi, il ballo di intrattenimento e simili. Qui è convenuta una folla che raramente, anzi mai, si affaccia ai luoghi dove istituzionalmente si parla di poesia. Non farò nomi, La Casa della Poesia della Palazzina Liberty di Milano, dominata dal giovane ottuagenario Giancarlo Majorino riunisce almeno una volta la settimana la piccola folla dei poeti di differenti avanguardie che si leggono e si lodano tra di loro. Che si pubblicano a proprie spese e che perpetuando un circuito infinito di autoreferenzialità, non riescono a coinvolgere veramente un pubblico che chiede poesia. Ieri sera a Limbiate si è riempita una grande sala a vocazione sociale di una folla che si è emozionata alla lettura di un genere poetico immediatamente fruibile, di grande impatto emotivo ed esente da ambizioni di casta. L’autrice come molti altri autori presenti è partecipe del popolo dei poeti che concorrono e talvolta si affermano in tanti Concorsi Letterari, una categoria spesso emarginata dai cosiddetti poeti impegnati, quelli stessi responsabili dell’allontanamento del pubblico dalla poesia. Qui ieri sera si è celebrato, insieme al libro di Rita, la poesia semplice e immediata, la stessa portata spesso alla luce da tanti più o meno noti Concorsi Letterari. Gli stessi Concorsi che in tempi recenti hanno dato visibilità a tanti poeti di cui non farò i nomi. Parlo di Gianni Rescigno, Giusy Verbaro, Davide Rondoni, Paolo Ruffilli, Dante Maffia, Maurizio Cucchi e tanti altri degnissimi autori che oggi rendono onore alla Grande Poesia. La giornata della Poesia ha bisogno di tanti eventi come questo perché davvero la poesia torni ad essere non un vuoto esercizio intellettuale tra adepti ma un reale mezzo di aggregazione e di comunicazione di elevato contenuto emozionale. Grazie Rita, grazie Alessandro e grazie a quanti hanno collaborato alla riuscita di una così intensa serata. Rodolfo VETTORELLO |