La cavalletta con i capelli da medusa di Rita Iacomino
Nota cura di Brina Maurer Ho appena finito di leggere La cavalletta con i capelli da medusa: ora si trova al primo posto della classifica insieme al romanzo La rupe del biancospino! Le tre favole sono raccontate con una linearità capace di regalare riccioli inattesi, stupendo il lettore persino quando crede che ci sia una pausa dalle tante belle sorprese. Non voglio parlare di “semplicità”, bensì di “felicità” di scrittura: con pochi tocchi costruisci mondi e dimensioni, catturando nelle reti del sogno gli aspetti più positivi della fantasia ma anche della realtà. Grazie a questa lettura illustrata, ho potuto conoscere il lavoro artistico di Mario Cei. Con molta curiosità, ho fatto qualche ricerca su questo attore, legato nell’ambito di non pochi progetti importanti alle figure di Alessandro e Salvatore Quasimodo. Si possono individuare, quindi, rispetto alla tua biografia e alle tue attività, numerosi cerchi che si chiudono e intrecciano nelle magie delle sincronicità della vita, coincidenze che arricchiscono l’esistenza con occasioni di incontro e collaborazione. L’amore per gli animali e l’infanzia, per la vita in ogni sua manifestazione e trasformazione, nutre la tua immaginazione senza porvi alcun limite. Pure Edoardo appare come uno scrittore, grazie alla sua capacità di assorbire i racconti della nonna per farli propri aggiungendovi un seguito o un’interpretazione ulteriore, diversa, qualche dettaglio tutto suo. Un lavoro di squadra, il vostro, sia per scrivere, sia per giocare. Un grande affiatamento. Come osserva il dottor Giuseppe Russo nella Prefazione, non tutti hanno avuto un’infanzia felice, ma attorno alle privazioni si può decidere di costruire la propria identità e tracciare un percorso esistenziale che consenta di fare tesoro di quel bagaglio così ingombrante. Di certo resteranno ben impressi nella mia mente molti dettagli di questi racconti: il tatuaggio di una coccinella sulla mano della ragazza che è stata coccinella, la fabbrica di fazzoletti, il pavimento che diventa mare, la nonna che cerca il nipotino in salotto/ovunque - nella finzione ma farebbe così anche nella realtà - per salvarlo da qualsiasi pericolo... |