PRESENTAZIONE DI GIULIA ALBERICO AL LIBRO OSTRICHE A MEZZOGIORNO
Questa terza prova di Rita Iacomino, testimonia un percorso di crescita e maturazione e temi già presenti nelle pubblicazioni precedenti. Alessandro Quasimodo, nella introduzione alla silloge, coglie l’aspetto complesso del tema amoroso che attraversa, con accenni diversi, tutte le liriche di Iacomino in questo libro “Ostriche a mezzogiorno”. Da sempre Eros e Pathos, amore e sofferenza, sono binomio ricorrente nella poesia della nostra tradizione letteraria. Rita Iacomino raccoglie la sfida e, attingendo alle sue emozioni, al suo vissuto, ci dice che l’amore è fusione e solitudine, esaltazione e angoscia, gioia e paura. Ma, a una lettura più attenta, pare che Rita canti l’amore per un assente. L’oggetto d’amore è tutto riassorbito dal desiderio di chi ama, è frutto di una allucinazione, di una tensione potente. La presenza, nelle liriche, di un insistito campo semantico che rimanda al liquido (onde, mare, stagno, fiume, maree, acqua) fa pensare alla nostalgia per un amore perfetto, ancestrale, quello di una primitiva simbiosi con un seno materno. |