Rita Iacomino
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Nota a “Antichi Sussurri”
a cura di Dario Marelli


Rita ci regala una emozionante raccolta di racconti brevi legati dal filo conduttore delle proprie implicite esperienze personali. Lo fa con una scrittura piana, efficace, che mai si lascia andare a sterili esercizi di stile, bensì privilegia lo svolgimento narrativo e la comunicazione della storia. I suoi racconti assomigliano a dei brevi “gialli”, ove il finale non è mai scontato, anzi talvolta si risolve in un sorprendente colpo di scena. Spesso (solo a titolo di esempio “Due novembre”, “La mia mano sinistra”, “In ..treno”) sono assolutamente geniali. Il lettore viene catturato e coinvolto nella lettura che non può che svolgersi in un fiato. Ma Rita non si dimentica della sua vena poetica e la traduce in questi racconti con un esito, a mio modesto parere, ancora più felice in quanto il lirismo che la contraddistingue viene infuso a piene mani, sortendo un mix equilibrato che possiamo definire “racconto poetico”. E per questo le sue storie non scompaiono dopo la lettura ma rimangono nel cuore. Ad maiora, Rita!
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