Un pensiero di Anna Montella
sulla scrittura di Rita Iacomino Il poeta è un fingitore. /Finge così completamente /che arriva a fingere che è dolore/ il dolore che davvero sente. (F.Pessoa)
... E mi fingo poeta, recita il titolo di questa seconda raccolta di Rita Iacomino che fa seguito ad un primo lavoro dal titolo "Formato A4" e prelude ad una terza raccolta, di imminente pubblicazione, che recherà la prefazione a firma di Alessandro Quasimodo. Rita Iacomino, secondo questo titolo, fingerebbe, allora, di essere poeta per arrivare, come nei versi di Pessoa, "a fingere che è dolore il dolore che davvero sente"? O non potrebbe trattarsi, invece, di un tentativo di sottrarsi, in maniera più o meno conscia, ad uno status definito, imposto, quasi ad esorcizzare un ruolo in cui potrebbe riconoscersi liberamente come anche non riconoscersi affatto? Rita Iacomino, di sicuro, scrive. E scrivendo dà voce alle proprie ed altrui emozioni con una comunicazione chiara, lineare, di immediata empatia, stabilendo un feed back diretto con il lettore senza ricorrere ad artifizi linguistici particolari. E' poesia la sua? Non lo è? In senso stretto la poesia, dal greco ποίησις, poiesis, ha il significato di "creazione" mentre il sostantivo poeta deriva dal verbo greco ποιεω (poieo), il cui significato letterale è "fare". "Creare", "fare" con la parola, dunque. E in fondo cosa - o chi - è un poeta se non colui che crea e "fà" dipingendo con le parole arazzi o fissando su carta istantanee dando, così, voce alle proprie ed altrui emozioni e suscitando una immediata empatia nel lettore con pochi tratti essenziali che rendono emotivamente condivisibile una situazione, uno stato d'animo? "E mi fingo poeta fotografando immagini/mentre l'inchiostro scorre su ruvida carta..." scrive Rita iacomino. "...La stanza si accende, è quasi mattino, c'è sempre una penna sul comodino." canta il menestrello Caparezza in una commistione fonetica e musicale. Parole che si trasformano in suoni ed immagini. Non è forse questa la poesia? Non è forse poeta colui che ha la capacità di coinvolgere con il suo "fare", regalando emozioni? E se la risposta è affermativa allora Rita Iacomino appartiene, senza alcun dubbio o "fingimenti" di sorta - e forse perfino suo malgrado - alla genìa di coloro che "nel loro silenzio/fanno ben più rumore/di una dorata cupola di stelle".(Alda Merini) 24. 11. 2015 Anna Montella |